Che cos’è lo STOP in fotografia

Avete mai sentito parlare di STOP in fotografia? Sapere di cosa si tratta?

Ascoltando una conversazione fra fotografi o amatori della fotografia, capita spesso di sentir dire che uno STOP in più di diaframma o di tempi… cosa vuol dire?

Che cos’è lo STOP in fotografia

Il termine STOP in fotografia è usato in riferimento alle diverse realtà dell’esposizione di uno scatto.

Si parla di aumentare o ridurre l’apertura di diaframma di uno STOP, di regolare la sensibilità (ISO) di uno STOP (o frazioni di STOP). Di cambiare il tempo di esposizione di un altro paio di STOP.

Questa parola in effetti è usata ovunque, ma cosa vuol dire di preciso? Cosa indica?

I Fondamenti della Fotografia

La fotografia prevede che la luce che passa attraverso il foro del diaframma (pupilla) dell’obbiettivo imprima un’immagine sul sensore (o pellicola) durante il tempo di posa gestito dall’otturatore.
Solitamente questa combinazione, quantità di luce, durata dell’esposizione e sensibilità del sensore o pellicola determina quello che sarà il risultato.

Cambiare di uno STOP uno di questi parametri implica variare la quantità di luce che sollecita il sensore.

Quanto vale uno STOP

Aumentare o diminuire un’esposizione di uno STOP vuol dire raddoppiare o dimezzare la quantità di luce che sollecita il sensore.

Considerando le possibilità di una macchina fotografia digitale, possiamo cambiare i parametri di scatto di 3 variabili, il tempo posa, l’apertura di diaframma e al sensibilità ISO.
Con una macchina a pellicola, le nostre possibilità calano alla combinazione tempo/apertura, fanno eccezione alcune macchine a medio formato i cui dorsi possono essere sostituiti anche se non è finita la pellicola.

La Scala dei Tempi di Posa

Nella tabella successiva sono indicati i tempi di posa offerti dalle dSLR.

30” 15” 8” 4” 2” 1” 1/2 1/4 1/8 1/15 1/30 1/60 1/125 1/250 1/500 1/1000 1/2000 1/4000

(la scala continua oltre, fino a 1/8000 o anche oltre per alcune macchine di fascia professionale o destinate alla ricerca).

Qui la successione è abbastanza ovvia, leggendo da sinistra a destra (a parte qualche arrotondamento) si divide ciascun valore per 2 e quindi per ottenere il successivo.

Con questa successione possiamo dire che +1 STOP al tempo di posa raddoppia la velocità di scatto, quindi da 1/250 sec. => 1/125 sec..
Invece, -1 STOP fa dimezzare il tempo di posa, quindi da 1/125 sec. => 1/250 sec..

In questo caso, raddoppiare il tempo di posa, raddoppia il la quantità di luce che sollecita il sensore.

Cambiare il tempo di posa, o scendere sotto ad un certo valore potrebbe causare l’effetto mosso del soggeto o dell’inquadratura!

La Scala dei Diaframmi

Il diaframma è il mezzo con cui si regola la quantità di luce che passa attraverso l’obbiettivo.
Si esprime attraverso la leggera f, ed è la relazione che intercorre fra la lunghezza focale e il diametro della apertura del diaframma (pupilla d’entrata).

[latex]f=F/D[/latex]

L’apertura dei diaframmi segue una successione geometrica in ragione di $latex \sqrt 2$, come rappresentata nella tabella seguente.

1 1.4 2 2.8 4 5.6 8 11 16 22 32

É una misura relativa ad ogni singolo obbiettivo, essendo una relazione fra la lunghezza focale di quell’obbiettivo e il diametro della sua “pupilla”.

Quando si parla di aumentare di uno STOP il diaframma quando questo è (ad esempio) a 1/8, si passerà ad 1/5.6, quindi aumentando l’apertura.

Cambiare il diaframma potrebbe comportare una variazione della percezione della profondità di campo (iperfocale) e la possibilità di isolare il soggetto dallo sfondo (Bokeh).

La Scala degli ISO (*)

50 100 125 160 200 250 320 400 500 640 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000

Esistono valori ISO inferiori a 50 come ne esistono oltre i 4000, è una scala molto popolata. Comunque la maggior parte delle digitali ha una scala che segue la progressione che parte da 100 a salire, come segue:

100 200 400 800 1200 1600 2000 2500 3200

Una cosa importante da notare è la seguente, CAMBIARE GLI ISO non vuole dire strettamente MODIFICARE GLI STOP.
Quando cambiamo la sensibilità ISO, effettivamente non applichiamo correttamente l’idea di STOP. Una variazione di 1 STOP sugli ISO non cambia la quantità di luce che viene fatta passare per impressionare il sensore.

Applicare una variazione ISO, soprattutto verso l’alto, potrebbe portare un effetto “rumore” nella fotografia.

(*) – In effetti, cambiando gli ISO, la quantità di luce che passa è la stessa di prima, invece cambia la reattività della pellicola.

Un Esempio Pratico

Ipotizziamo un’esposizione caratterizzata dai seguenti valori: f/2.8, ISO 800, t 1/500 e vediamo come cambiano le possibilità quando decidiamo di togliere 1 STOP o di aggiungerlo.

Esposizione – 1 STOP + 1 STOP
Apertura F/2.8 F/2.8 F/2.8 F/4 F/2.8 F/2.8 F/2
Tempo posa 1/500 1/500 1/1000 1/500 1/500 1/250 1/500
ISO 800 400 800 800 1600 800 800

È importante notare che la scelta è situazionale. Se siamo alle prese con foto di matrimoni, cambiare l’apertura potrebbe causare la perdita o riduzione di BOKEH. Scattando invece ad un evento sportivo potrebbe essere una pessima idea aumentare i tempi di esposizione a causa dell’effetto mosso.

Gli STOP nei Flash

Ebbene si; facciamoci del male!

Anche i Flash possono erogare la loro luce in modo da essere conformati al sistema degli STOP.
La scala di erogazione della luce di un flash è espressa in frazione di potenza della luce emessa.

1/1 1/2 1/4 1/8 1/16 1/32 1/64 1/128

A questi valori, che determinano la potenza erogata, dalla più alta a calare, si possono applicare variazioni di terzi di STOP (1/3),  quindi per passare da 2/3 a 1 stop, si hanno le seguenti variazioni:

 Ad esempio: 0 Stop Aggiungo 1/3 Stop Aggiungo 2/3 Stop Aggiungo 1 Stop
1/64 1/64+1/3 STOP 1/64+2/3 STOP 1/32

Quindi aggiungere 3/3 di STOP equivale ad aggiungere 1 STOP, ovvio direte, ma giusto per essere scontati!

Concludendo

Un’altro dettaglio importante è che le macchine fotografiche offrono la possibilità di frazionare gli STOP, in mezzi ed i terzi, quindi, per complicare la matematica nell’ambito fotografico, si potrà sentire la dichiarazione di variare l’esposizione di 1/3 di stop. Altra matematica… ma si può fare!

In breve:

+STOP = + Luce => foto più chiare;

-STOP = – Luce => foto più scure.

Fare qualche esercizio per capire bene questa matematica è il miglior modo per risolvere eventuali dubbi.