Bodyscape

Mi è sempre piaciuta la fotografia che sfrutta il corpo umano per creare una terra misteriosa e magica. Riuscire nel bodyscape richiede tecnica e pazienza. Ma è di sicuro un genere fotografico che offre continua ispirazione!

Bodyscape, i Primi Passi

bodyscape setup project

Non è una tecnica facile il Bodyscape, richiede metodo e tecnica e tanta pazienza.

Ho provato vari scatti ma per essere stata una prima esperienza.
Raggiungere dei risultati decisivi o apprezzabili non è stato facile.
Lo studio e posa delle luci non è lineare ed immediato, per questo mi sono dedicato a fare un po’ di bozze.

Per Iniziare

Il primo passo è stato fare uno schizzo per capire come procedere – quasi tutti i miei progetti sono accompagnati da un po’ di elucubrazioni e da bozzetti su carta.
Teorizzare lo scatto e capire come muoversi è decisamente un passo importante. Aiuta a non mandare tutto il lavoro a monte, a capire eventuali errori e a sfruttare al meglio il tempo che si dedica al progetto.

Un po’ di Materiale

Macchina e obbiettivo sono a discrezione a seconda dei tagli di scatto che si desidera ottenere.
Per cominciare anche una mirrorless è sufficiente, anche se di sicuro una full frame o un medio formato possono offrire risultati decisamente più ricchi.
È importante ricordare che la costruzione della scena richiede che sia usato in modo remoto, quindi l’ideale è usare un trigger per comandare remotamente il flash/torcia piuttosto che un flash remoto.
Come luce suggerisco comunque una torcia flash con luce continua (per modellare la posa) abbinata ad uno Strip Box, o comunque un diffusore di circa 120*30 cm almeno per poter illuminare una vasta area in modo soffuso e continuo.