La Leggenda di Essere Fotografi Professionisti! Sette Passi nel Delirio

In pochi passi le riflessioni d’approccio al mondo dei professionisti. Perché essere professionisti è peggio che essere qualificati appassionati?

La Leggenda di Essere Fotografi Professionisti!

Tutti si avvicinano alla fotografia, tanti lo fanno con passione, alcuni la studiano e poi?
Cominciare è anche troppo facile, punti e click! I primi scatti alla gita scolastica, agli amici ed amiche, con il cellulare o con una macchina compatta… Succede a quasi tutti. Pochi altri scoprono un cimelio di famiglia e si immergono in un modo di scattare forse più complicato, ma l’inizio è quasi sempre questo!

E poi?

Be oggi giorno c’è Instagram, Flickr, 500px e naturalmente Facebook… Cosa vuol dire questo? Che molti se non quasi tutti, pubblicano foto. Alcune delle quali proprio non meritano, e nell’elenco comprendo anche alcune delle mie!!!!

Invece qualcuno studia la fotografia, la tecnica, e la passione lo coinvolge, e magari scopre che può essere un bel modo (anche se non semplice) di arrotondare… Bene, questo è l’inizio di un percorso difficile e tutto in salita.

Proviamo a formulare alcune domande e valutare alcuni aspetti del mondo della fotografia, e cerchiamo di capire cosa qualifica un professionista?

  • Saranno forse i Like sulle piattaforme social che danno visibilità al proprio lavoro?
  • Gli amici entusiasti e sorpresi delle vostre abilità?
  • Aprire una partita IVA ed iscriversi alla “Associazione Fotografi Professionisti”?
  • Vincere  il “Master of Photography” dell’anno?
  • Vendere le proprie immagini su piattaforme di mini-stock o altre soluzioni?
  • Avere un’e-commerce, un sito o un blog o perfino uno studio che non sia la propria stanza, cucina o salotto?

Sette Passi nel Delirio: fra Mito e Leggenda, i Professionisti

# Eccoci al N° 1!

Ebbene si, ORA SEI UN PROFESSIONISTA, vieni chiamato e pagato per lavorare…. Congratulazioni! Quindi ora puoi lavorare come vuoi e quando ti pare e… FALSO!
Se sei convocato per un lavoro pagato, sei tenuto, e spesso te lo chiedono, ad orari assurdi e improbabili. In luoghi non confortevoli, nelle condizioni più allucinanti… Di fatto una foto che coinvolge un’audience richiede di avere qualcosa di più di uno scatto alla tavola calda aziendale… In cima ad un monte? Immerso in un fondale marino? Comunque sia, corri, sacrificati, dai il 200% e forse…

# Al numero 2:

Hai parlato con il committente, sei entusiasta, è il tuo primo vero incarico, e con questo quindi escludiamo battesimi di nipotini e matrimoni di cugini, cugine ed amici.
Aggiungiamo anche che il committente è una persona/azienda seria, vi conoscete e massima fiducia, e quindi via, una bella stretta di mano e poi? Legalmente una stretta di mano è solo una stretta di mano, speriamo che vi siate lavati le mani prima e dopo. (aggiungerei che un committente che non propone nemmeno un contratto non sia un committente serio!)
Un bel contratto che prevede tempi, luoghi, scadenze, ripartizioni dei costi ed anticipi e che sia legalmente valido, è un inizio serio, professionale!

# Subito di seguito al posto numero 3 ecco un cult

Avere un sito? Fatevi un sito, DOVETE! Un sito che sia carino e magari anche costato caro, porterà sicuramente clienti!
Magari, ma questo pensiero l’hanno avuto tutti, e tutti hanno un sito, una pagina, un profilo pubblico,… D’altra parte è anche il modo più diretto e di maggior diffusione con cui far conoscere le proprie attitudini ed opere!
Siccome lo fanno tutti, tanto varrebbe mettere le foto sul parabrezza delle auto al supermercato? Potrebbe essere proficuo? Forse si, visto che almeno si parla di comunicare ad una potenziale clientela locale, potrebbe essere una soluzione.
Legato al mondo web, sorge sempre una domanda… Come faccio ad essere il primo della pagina? Ok, qui si sprecano tante teorie, e conoscere i fondamenti del SEO serve… ma se paghi forse dimostra che sei abbastanza determinato da investire nel tuo lavoro come ad investire nell’attrezzatura che usi!

Il 4° posto: Parliamo di Attrezzature

Hai comprato un ottimo corpo macchina, hai anche magari acquistato le tue prime due lenti veloci e focale fissa, e hai anche un treppiede, uno stativo e un flash. Ora possiamo fare il nostro piccolo studio, o meglio, vesti di professionalità il box e scatti a una tua/o avvenente amica/o… Bel colpo!
Da qui in avanti è tutto in discesa… FALSO!

Sembra difficile crederci? Ebbene si, nel mondo della fotografia e nel mondo dell’illusionismo le cose semplici non sono mai semplici, anche se spesso sono d’effetto.

Ma ipotizziamo che quello che abbiamo fatto e quello che abbiamo sia adeguato alle richieste di un committente… Bene, siamo a cavallo… Scatterai nel deserto, cielo blu, sole all’orizzonte, caldo, e tanta sabbia…
“Cosa???? Tanta sabbia? E la mia attrezzatura?” Ecco, si, è proprio così! La tua cara attrezzatura sarà messa a dura prova… Obbiettivi, macchina… “E se si rovinerà? O peggio, se si rompe?”
Qui si tratta di avere alcune grandi idee:

  1. Se puoi, prendi in affitto l’attrezzatura, e fai una polizza di assicurazione per eventuali danni (se non te la fa fare direttamente il negoziante), se si rompe qualcosa, paga l’assicurazione! Paga pure caro, ma non ti preoccupare, che il tuo materiale sarà a casa/studio al sicuro.
  2. Fai un’assicurazione per il tuo materiale, magari non tutto, ma corpo macchina e ottiche anche si…
  3. Porta attrezzatura di riserva, se si dovesse rovinare o smettere di funzionare una ruota di scorta serve (quindi non solo 4 batterie e 10 schede di memoria, ma anche obbiettivi di riserva, corpo macchina, flash e pile… insomma un trasloco!)
  4. Studia l’ambiente in cui lavorerai, non essere impreparato, che tanto la sfortuna è dietro le tue spalle e osserva ogni tua mossa…

In buona sostanza, aver cura delle proprie cose, e garantirsi di poterle sostituire è necessario, come è necessario non rischiare il proprio materiale se è possibile noleggiarne altro. La sicurezza propria e del proprio materiale vi permetterà di lavorare anche il giorno dopo se qualcosa va storto su un set.

5° – La pubblicità funziona sempre, quindi vado su FB e non pago nulla

Ebbene si, la pubblicità è l’anima del commercio. Ce ne sono di tutti i tipi, e c’è la pubblicità.
Essere nei Network di socializzazione e di condivisione serve. Non ci sono scuse, non ci sono alternative.
Ma esserci come? Come investire sulla propria immagine? Il gratis non permette di superare i competitor del Gratis, tanto meno la concorrenza a pagamento. Come si potrebbe ovviare? Investendo, e non poco. Per diventare un nome nuovo fra i blasonati del mondo dei pro, non rimane che lavorare duro, studiare tanto, provare e fallire ripetutamente e poi investire sul proprio nome, sulla propria immagine. Dare il 200%, fare il massimo, farlo al meglio, e farlo nei tempi previsti.

Al 6° Posto: Il Foto Ritocco

È davvero una buona idea? Per molti è un passaggio obbligatorio, per altri, che si auto definiscono puristi, è da evitare!

Sapere cosa correggere, quando e perché è decisamente una questione importante. Ovviamente, come la faccia, ciascuno ha la propria opinione. Ma è facile che effettuando questa operazione si cerchi di salvare un’immagine effettivamente da buttare.
Succede a tutti i fotografi di incappare in una propria foto che non è uscita bene (prima del ritocchino). E succede di voler tentare qualcosa per salvarla.

La mia opinione (e qui quindi esprimo solo una OPINIONE PERSONALE) è che si ritocca solo una foto che ci soddisfa al 98%. Quindi posa, luce, ombre, costruzione e momento sono perfetti, e serve solo un po’ di quel non so bene cosa… Ok, allora via di post produzione. Se la foto ci piace al 110% allora è perfetta. Ma se siamo sotto le aspettative, o facciamo esercizio di gestione del software, o vogliamo a tutti i costi salvare un risultato modesto.

Ed al 7° Posto la Domandona: Esiste l’Attrezzatura Giusta?

Facciamo un esempio pratico, lavoriamo per un Committente, la APPLE, siamo stati bravi e siamo sicuri di riuscire… Realizziamo lo scatto che ci ha chiesto! È una grossa commessa, si parla di soldini, non di briciole… Cosa facciamo?
Capovolgiamo l’analisi. Tutti avete sentito dire che la Apple produce uno smartphone la cui fotocamera è superiore a qualsiasi altra. E non c’è dubbio che funzioni… Ma allora perché non usare uno dei loro smartphone per fotografare il loro prodotti? Voi cosa usereste?